COS'È A
A è una rivista cartacea, a cadenza trimestrale o quadrimestrale, dipende. Avrà al centro la città di Ancona e parlerà di cultura e trasformazioni urbane, di partecipazione e servizi alle persone più fragili, di qualità dell’aria e di ambiente. Lo farà ospitando riflessioni di esperti, di chi lavora sul campo, di chi vive la comunità. E lo farà cercando il più possibile di coinvolgere i lettori e tirare dentro più forze possibili.
La scelta del formato cartaceo ci consente di fermarci un secondo a riflettere, prendendoci tutto il tempo necessario per approfondire gli argomenti. Ma siamo consapevoli che fermandoci alla carta non raggiungeremmo i nostri obiettivi. La discussione che vogliamo attivare deve continuare anche altrove. Dal vivo, soprattutto, ma anche online, sui siti, sui social, ovunque troveremo spazio.
Sullo sfondo della nostra riflessione, oltre alla questione ecologica, l’impatto dirompente che la pandemia ha avuto ed avrà sul futuro dei centri urbani, sugli stili di vita, sulle abitudini e le priorità dei cittadini. Un impatto ad oggi ancora non immaginabile nella sua interezza, ma di cui si intravede la portata nel modo in cui ci spostiamo, ci incontriamo, abitiamo, lavoriamo e, infine, ci relazioniamo con la pubblica amministrazione.
Quattro i temi principali trattati da A: La città che cura, La città che si rigenera, La città che partecipa, La città che respira. Traducono indirizzi, scelte, desideri e visione, riguardano la collettività e l’arte del governo della cosa pubblica.
Siamo convinti che questo difficile momento richieda una città capace di coinvolgere, rendere protagonisti e responsabilizzare le migliori energie presenti sul campo dell’innovazione sociale. Aprire le porte agli agenti del cambiamento, agli organizzatori di comunità, ai mediatori sociali e alle reti solidali. Realtà e competenze spesso giovani, preparate e appassionate, che in parte si sono già fatte carico, sotto traccia, di alcune trasformazioni in atto, che amano il luogo dove vivono e sono pronte a mettersi in gioco, ma che spesso vengono, incomprensibilmente e a torto, ritenute inadeguate o addirittura ostili.
La società di servizi alle persone che conoscevamo va ridisegnata, sollecitando quelle risorse sociali disponibili in un’ottica di collaborazione e co-generazione.
I cittadini non sono da considerarsi come clienti, portatori di bisogni cui dare una risposta, ma quanto più possibile protagonisti della soluzione dei problemi, in un contesto che li abilita e che è capace di cura e di prossimità.
A non è dunque solo una rivista. È un progetto culturale e politico, poiché si occupa di temi legati alla comunità dove viviamo. Usare la carta è stata una scelta, ma A si svilupperà anche on line e promuoverà iniziative, incontri, momenti di condivisione e approfondimento. È un progetto del tutto aperto a nuovi stimoli, propositivo, senza pregiudizi né paracadute.